Qualità della rappresentanza: politica
come servizio, etica pubblica, trasparenza dell’attività politica
La qualità della rappresentanza è un altro contenitore che in
Lombardia deve essere necessariamente ricostruito.
Le vicende che hanno portato alla chiusura anticipata della legislatura
(per verità la partenza non era stata delle migliori - ricordiamo tutti lo scandalo
delle firme false del listino di Formigoni e le liste prima escluse dalla
competizione elettorale e poi riammesse) hanno fatto sprofondare una delle
regioni più ricche d’Europa nella vergogna.
Certo fa specie vedere chi si è reso protagonista di tanto sfacelo
fregarsene bellamente e permettersi di parlare di giustizia e orologeria e
altre cose simili.
La politica deve essere intesa esclusivamente
come un servizio pubblico svolto da cittadini per i cittadini.
Essendo un servizio, lo stesso deve essere adeguatamente rendicontato ai cittadini così che gli stessi possano di volta in volta valutare se il loro rappresentante ha correttamente svolto la funzione per la quale è stato votato ed eletto.
Essendo un servizio, lo stesso deve essere adeguatamente rendicontato ai cittadini così che gli stessi possano di volta in volta valutare se il loro rappresentante ha correttamente svolto la funzione per la quale è stato votato ed eletto.
Purtroppo, la degenerazione a cui siamo stati abituati ha ingenerato
nei cittadini diffidenza nella politica e li ha portati a credere che i
politici siano tutti uguali, tutti corrotti.
Non dobbiamo assolutamente cadere nel facile qualunquismo e nella semplicistica
catalogazione.
La maggioranza di centrosinistra che governerà la Regione Lombardia
dal prossimo 26 febbraio e in particolare la sinistra dovranno dimostrare che
non tutti sono uguali.Mi impegno, in caso di elezione, a portare avanti a livello consigliare
una battaglia affinché vengano introdotti come normale e buona pratica in tutti
gli appalti regionali, valutando la possibilità di realizzare una legge regionale
che li renda obbligatori anche per tutte gli altri enti locali, i cosiddetti “patti di integrità” al fine di
contrastare il fenomeno della corruzione.
Per quanto riguarda il finanziamento della politica ritengo che si
debba superare l’attuale regolamentazione regionale che lascia ai gruppi la
facoltà di gestire riscorse di denaro pubblico per le attività istituzionali.
Purtroppo, abbiamo visto che non sempre tali finanziamenti sono stati utilizzati
in maniera legittima.
Ebbene, basta denaro dato in gestione ai gruppi! Provveda direttamente
la Regione a mettere a disposizione dei gruppi politici uffici, personale, carta
e quanto serve per l’attività istituzionale impedendo così le facili degenerazioni.
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