venerdì 15 febbraio 2013

Mi impegno per .../3 - Qualità democratica: libertà di ciascuno per lo sviluppo di tutti


Qualità democratica: libertà di ciascuno per lo sviluppo di tutti
Qualità democratica significa Libertà. Significa Uguaglianza. Significa interventi volti a favorire la riduzione della distanza tra le persone. Significa Centrosinistra e, secondo il mio punto di vista, significa Sinistra.
Le istituzioni devono operare, nello spirito dell’articolo 3 della Costituzione Repubblicana affinché tutti i cittadini possano partire alla pari. In questi anni il governo regionale di Formigoni, del centrodestra e della Lega Nord di Maroni hanno operato per aumentare il divario tra i cittadini.
Il buono scuola rappresenta forse l’esempio più immediato di questo sistema: dare un contributo a chi già può permettersi di iscrivere il proprio figlio in una scuola privata significa danneggiare la scuola pubblica e le famiglie meno abbienti. Significa destinare risorse a vantaggio di pochi anziché della maggioranza degli istituti scolastici e quindi degli studenti.
E ancora abbiamo assistito, in questi anni, ad una confessionalizzazione della nostra Regione e della nostra Italia.
La religione è certamente un aspetto importante della vita delle persone ma è qualcosa di intimo e personale. E’ necessario che nelle scelte che riguardano l’individuo questo sia lasciato libero di autodeterminarsi secondo la propria coscienza.
La politica deve fare la politica e deve occuparsi dei problemi dei cittadini e non deve essere il braccio legislativo di questa o quella confessione religiosa. Serve quindi una Lombardia meno confessionale e più aperta e laica.
La qualità democratica è, però, anche coinvolgimento e partecipazione della comunità alle scelte strategiche e importanti della nostra Regione o, più limitatamente di un territorio ad essa appartenente.
Porto sempre come esempio il progetto di ampliamento dell’autostrada A9 Milano-Como-Chiasso che ha interessato il Comune di Uboldo, dove risiedo, e tutti gli altri comuni che da Lainate a Como ospitano il tracciato autostradale. Ebbene il progetto, ovviamente, era molto articolato e presentava, oltre alla realizzazione della terza corsia, che aveva un impatto minimo a livello territoriale e paesaggistico, ulteriori infrastrutture come lo svincolo denominato “Saronno Sud” oppure l’interconnessione con la Pedemontana nella zona di Lomazzo.
Chi ovviamente si opponeva a tali opere complementari non lo faceva con una posizione preconcetta, ma con argomentazioni valide che se ascoltate dalle istituzioni avrebbero magari consentito di realizzare ugualmente l’opera ma con un impatto e, forse, con una utilità differente e, perché no, migliore.
La Regione Lombardia ha, invece, deciso di procedere come un bulldozer.
Ma c’è un ulteriore aspetto su cui riflettere: non solo non vi è stato il coinvolgimento della popolazione prima della fase di progettazione, ma quando le istituzioni rappresentative delle varie comunità sono state chiamate ad esprimersi queste non hanno potuto farlo sulla parte di progetto che riguarda il proprio territorio ma sull’intera opera.
E’ chiaro a tutti che il comune X che avrà sul proprio territorio il solo ampliamento della terza corsia, con un impatto zero sul proprio territorio non potrà che essere favorevole al progetto e così favorevole anche alle parti del progetto (realizzate altrove) fortemente impattanti e dannose per altre comunità.
Questo modus operandi deve essere modificato perché la democrazia non può essere importante solo quando i politici devono chiedere il voto ai cittadini per essere eletti.
Il centrosinistra, la sinistra e il Presidente Ambrosoli possono operare questa rivoluzione nel modo di agire e far sentire il cittadino veramente protagonista.

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