Nell’appello si chiede l’impegno,
nei primi cento giorni di governo della Regione, alla promulgazione di una legge
regionale specifica sul governo e la gestione delle risorse idriche e
dell’intero ciclo dell’acqua, evitando qualsiasi tentativo di mercificazione e
di privatizzazione della gestione. Si chiede che il servizio idrico integrato
(S.I.I.) venga classificato come un servizio pubblico locale di interesse
generale, privo di rilevanza economica e che venga organizzato sulla base di
ambiti territoriali ottimali (ATO) corrispondenti ai bacini
idrografici.
Si chiede, inoltre, che le province, i Comuni e la
Città metropolitana organizzino il S.I.I. affidandone la gestione a soggetti di
diritto pubblico, promuovendone la gestione partecipata in un contesto di
promozione e di governo dei beni comuni e del vivere insieme.
I candidati e le candidate di
Sinistra Ecologia Libertà alle elezioni regionali della provincia di Varese
condividono l’appello e chiedono al proprio candidato Presidente Umberto
Ambrosoli di sostenerlo.
Questo appello ha tanto più valore nella nostra provincia, dove proprio in questi mesi si sta procedendo all’approvazione del Piano d’Ambito e alla scelta della forma di gestione che noi chiediamo assuma la forma dell'ente di diritto pubblico e non di una società di capitali. Perché solo così l’acqua resterà davvero pubblica, solo così ci saranno trasparenza e controllo, solo così ci sarà partecipazione. Solo così l’esito referendario sarà rispettato. Perché come giustamente scrivono i comitati per l’acqua pubblica, non solo di acqua stiamo parlando. Ma pure di democrazia.
Giulio Cavalli, Maria
Bottini, Andrea Bagaglio, Cinzia Colombo, Francesco Liparoti, Marzia Giovannini,
Luca Saibene
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