Si vota
domenica 24 febbraio dalle 8.00 alle 22.00 e lunedì 25
febbraio dalle 7.00 alle 15.00 per la Camera dei Deputati, il
Senato e per la Regione Lombardia. Per votare è necessario presentarsi al
seggio di iscrizione portando con sé la carta d’identità e la tessera
elettorale.
COME SI VOTA
Per la Camera
(scheda rosa) e il Senato (scheda gialla), il voto si esprime tracciando
un segno nel rettangolo contenente il simbolo della lista prescelta. Non è
possibile esprimere preferenze. Sulla scheda non devono quindi essere apposti
nomi o altri segni, pena l’annullamento della scheda stessa. Possono votare per
la Camera dei Deputati i cittadini italiani che hanno compiuto 18 anni e
per il Senato i cittadini che hanno compiuto 25 anni.
Per la
Regione Lombardia (scheda verde), la votazione avviene su un’unica scheda,
dove sono riportati i candidati alla carica di Presidente della Regione,
scritti entro un apposito rettangolo, con a fianco i contrassegni delle liste
che sostengono il candidato. Sulla medesima linea è riservata la riga per
esprimere la preferenza.
Hanno
diritto di voto tutti i cittadini che abbiano compiuto 18 anni. L’elettore
può:
1) Votare
per un candidato alla carica di Presidente della Regione;
2) Votare
per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle liste
a esso collegate, tracciando un segno sulla lista;
3) Votare
disgiuntamente per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per
una delle altre liste a esso non collegate, tracciando un segno sul
contrassegno di una di tali liste;
4) Votare a
favore solo di una lista; in tale caso il voto si intende espresso anche a
favore del candidato Presidente della Regione a essa collegato.
È possibile
esprimere nell’apposita riga della scheda un solo voto di preferenza,
scrivendo il cognome o il nome e il cognome di un candidato alla carica di
Consigliere Regionale compreso nella stessa lista. Qualora l’elettore esprima
il voto a favore di un candidato Presidente della Regione e la preferenza per
più di una lista, è ritenuto valido il solo il voto al candidato Presidente e
nulli i voti di lista.
Sulla scheda
non devono essere apposti altri segni, pena l’annullamento della scheda stessa.
CHI VIENE
ELETTO
Alla Camera
e al Senato i deputati e i senatori vengono eletti secondo un sistema
proporzionale con liste bloccate, dove l’elettore non sceglie direttamente i
candidati, che sono eletti secondo l’ordine di presentazione.
Per ottenere
seggi alla Camera ogni coalizione deve ottenere almeno il 10% dei voti
nazionali, mentre per le liste non collegate la soglia minima è del 4%. Lo
stesso parametro (4%) è applicato alle liste collegate a una coalizione che non
ha raggiunto la soglia. Per esempio se una coalizione, ad esempio quella
guidata da Monti, non riuscisse ad ottenere il 10% dei voti nazionali alla
Camera, le tre liste collegate componenti la coalizione per avere loro
rappresentanti in aula dovrebbero almeno ottenere il 4%. Diversamente
resterebbero fuori. Alla coalizione di lista più votata, qualora non abbia già
ottenuto 340 seggi, è attribuito un premio di maggioranza.
Al Senato
la soglia di sbarramento è pari al 20% per le coalizioni e all’8% per liste non
coalizzate. Anche per Palazzo Madama è previsto un premio di maggioranza che
assicura il 55% dei seggi regionali (non nazionali) alla coalizione che ha
ottenuto più voti. Il meccanismo è dunque diverso rispetto alla Camera perché
opera su base regionale, con conseguenza che può determinarsi una maggioranza
diversa da quella formatasi alla Camera. Per questo il voto al Senato in
Lombardia (che elegge 49 senatori) è così decisivo per la coalizione di
centrosinistra SEL – PD – Centro Democratico – Moderati che appoggia Bersani.
In Regione
Lombardia è eletto Presidente chi prende il maggior numero di voti su base
regionale; un seggio è riservato al miglior perdente tra i candidati alla
presidenza. Gli 80 consiglieri sono eletti con criterio proporzionale sulla
base delle preferenze date ai/alle candidati/e delle liste provinciali. Il
premio di maggioranza assegna 44 seggi al Presidente più votato se ha
ottenuto meno del 40% dei voti validi; almeno 48 seggi se ha ottenuto il 40% o
più dei voti validi.
Votare è
importante. Votare in modo corretto pure. Votare per cambiare l’Italia e la
Lombardia è essenziale. Mi permetto, pertanto, di suggerirti di votare così: