Oggi Silvio Berlusconi ha finalmente svelato la proposta elettorare che tutti stavamo aspettando con ansia. Tutti ci chiedevamo cosa mai aveva in serbo per gli italiani ed ecco il colpo di teatro, l'annuncio shock, l'unica vera novità della campagna elettorale: "nel primo consiglio dei ministri restituiremo l'IMU sulla prima casa agli italiani, abbasseremo le tasse, taglieremo le spese superflue". Abbasseremo le tasse!!! Ma che novità!!! Come aveva già promesso nel 1999, e nel 2000, nel 2001, nel 2002, nel 2004, e via così ... (i titoli dei vari quotidiani ne sono i buoni testimoni). Dopo l'antipatico e fuori luogo revisionismo storico su Mussolini e il fascismo nel Giorno della Memoria, oggi quest'altra boutade.
Viene qualsi da pensare che sia la domenica a creare questi black out della memoria a causa dei quali si afferma che Mussolini ha fatto cose buone e si dimentica che la promessa della riduzione delle tasse era già nel palmares delle promesse (da marinaio). Cerchiamo, però, di considerare, se ci riusciamo, seriamente la proposta/promessa di Silvio Berlusconi e poniamoci qualche domanda: perchè mai Berlusconi dovrebbe mantenere questa promessa visto che tutte le altre volte ha fatto esattamente il contrario aumentando la pressione fiscale? E ancora perchè in 10 anni di governo presieduto da Silvio Berlusconi la presione fiscale anzichè diminuire è sempre aumentata così come la spesa pubblica? Perchè l'On. Silvio Berlusconi non ha emendato la proposta del governo Monti relativa all'IMU sottraendo dall'imposizione fiscale le prime case e ha, invece, votato a favore dell'applicazione dell'imposta così come, purtroppo, l'abbiamo conosciuta? La risposta è molto semplice, al centrodestra è rimasto il vizio di promettere cose irrealizzabili, di promettere la diminuzione dell imposte senza realizzarlo. Al centrodestra è rimasto, purtroppo, il vizio di prendere in giro i cittadini senza capire che il tempo della propaganda è finito e, soprattutto, che la drammatica situazione economica che stiamo vivendo è figlia di questo tipo di demagogia e di populismo. Bisogna essere realisti, l'IMU è una imposta ignobile attuata dal governo Monti che l'ha ereditata dal governo di Berlusconi, Tremonti e della Lega Nord che l'avevano ideata e "contrattata" con le istituzioni comunitarie che chiedevano interventi seri per il salvataggio dei conti pubblici.
Ma gli italiani crederanno ancora a queste promesse? Speriamo vivamente di no!
Viene qualsi da pensare che sia la domenica a creare questi black out della memoria a causa dei quali si afferma che Mussolini ha fatto cose buone e si dimentica che la promessa della riduzione delle tasse era già nel palmares delle promesse (da marinaio). Cerchiamo, però, di considerare, se ci riusciamo, seriamente la proposta/promessa di Silvio Berlusconi e poniamoci qualche domanda: perchè mai Berlusconi dovrebbe mantenere questa promessa visto che tutte le altre volte ha fatto esattamente il contrario aumentando la pressione fiscale? E ancora perchè in 10 anni di governo presieduto da Silvio Berlusconi la presione fiscale anzichè diminuire è sempre aumentata così come la spesa pubblica? Perchè l'On. Silvio Berlusconi non ha emendato la proposta del governo Monti relativa all'IMU sottraendo dall'imposizione fiscale le prime case e ha, invece, votato a favore dell'applicazione dell'imposta così come, purtroppo, l'abbiamo conosciuta? La risposta è molto semplice, al centrodestra è rimasto il vizio di promettere cose irrealizzabili, di promettere la diminuzione dell imposte senza realizzarlo. Al centrodestra è rimasto, purtroppo, il vizio di prendere in giro i cittadini senza capire che il tempo della propaganda è finito e, soprattutto, che la drammatica situazione economica che stiamo vivendo è figlia di questo tipo di demagogia e di populismo. Bisogna essere realisti, l'IMU è una imposta ignobile attuata dal governo Monti che l'ha ereditata dal governo di Berlusconi, Tremonti e della Lega Nord che l'avevano ideata e "contrattata" con le istituzioni comunitarie che chiedevano interventi seri per il salvataggio dei conti pubblici.
Ma gli italiani crederanno ancora a queste promesse? Speriamo vivamente di no!
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